Dazi del 50% su acciaio e alluminio: conseguenze economiche e analisi dell’Ocse

Alle 6 di questa mattina (mezzanotte della costa orientale degli Stati Uniti), sono entrati in vigore i dazi del 50% sulle importazioni di acciaio e alluminio, una misura decisa dall’amministrazione Trump. L’ordine esecutivo è stato firmato dal presidente americano ieri. In merito ai rapporti con la Cina, Trump ha dichiarato su Truth: “Mi piace il presidente Xi della Cina, mi è sempre piaciuto e mi piacerà sempre, ma è molto duro ed è estremamente difficile raggiungere un accordo con lui”.

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha commentato la situazione attuale, sottolineando che “l’incertezza sta indebolendo il commercio e gli investimenti”. Il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann, ha affermato che l’economia globale ha subito un passaggio da un periodo di crescita robusta e inflazione in calo a un percorso più incerto. Secondo Cormann, “le ultime prospettive economiche mostrano che l’attuale incertezza politica sta diminuendo la fiducia dei consumatori e delle imprese, frenando le prospettive di crescita”.

L’Ocse ha anche evidenziato che “un’inversione di tendenza per quanto riguarda le nuove barriere commerciali potrebbe favorire le prospettive di crescita globale e ridurre l’inflazione”. Inoltre, una risoluzione pacifica della guerra tra Russia e Ucraina e dei conflitti in corso in Medio Oriente potrebbe migliorare la fiducia e incentivare gli investimenti.