Roma: cinque bambini intossicati da cloro in piscina, uno in gravi condizioni

Una giornata di svago in piscina si è trasformata in un incubo per cinque bambini a Roma, dove un’intossicazione da cloro ha colpito i piccoli nella piscina privata di via Capanna Murata, presso la struttura ‘Imperium Eventi’. Il fatto è avvenuto nella mattinata di ieri, 2 giugno 2025, e uno dei bambini, un 9enne originario di Oristano, è attualmente ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Umberto I. Le sue condizioni sono gravi e non risponde alle terapie, ma non sembra essere in pericolo di vita. Tuttavia, rischia gravi danni neurologici irreversibili a causa dell’esposizione prolungata al cloro fuoriuscito dalle bocchette dell’acqua.

L’Ares 118 è intervenuto prontamente sul posto e la polizia sta indagando sull’accaduto. È prevista l’emissione di un’informativa di reato per lesioni gravi. Secondo le ricostruzioni, i bambini hanno iniziato a manifestare sintomi di intossicazione intorno alle 10 di ieri mattina, accusando malesseri riconducibili a esalazioni di cloro.

Il responsabile del centro sportivo, un uomo di 27 anni, è stato già ascoltato dagli inquirenti, ma al momento non risultano indagati. L’intossicazione da cloro può causare gravi problemi respiratori, dolori e gonfiore alla gola, e sintomi gastrointestinali come vomito e sangue nelle feci, secondo quanto riportato dal sito dell’Humanitas.

Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, ha sottolineato che l’episodio nella piscina della Borghesiana è solo l’ultimo di una serie di incidenti che mettono in luce le preoccupazioni riguardo alla sicurezza nelle piscine italiane. I prodotti chimici utilizzati per la disinfezione delle acque, come l’ipoclorito di sodio e di calcio, possono rivelarsi pericolosi, in particolare se non gestiti correttamente. Miani ha spiegato che il contatto tra ipocloriti e correttori di acidità può liberare cloro gassoso, un tossico per inalazione che può portare a intossicazioni acute.

Le conseguenze di un’eccessiva esposizione al cloro possono includere congiuntiviti, bronchiti croniche, disturbi neuropsichici e insufficienza renale. L’episodio di Roma riaccende il dibattito sulla necessità di garantire standard di sicurezza più elevati nelle piscine pubbliche e private in Italia.