Referendum del 8 e 9 Giugno: Meloni conferma di votare, ma scoppiano le polemiche

In occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, il 2 Giugno 2025, la Premier Giorgia Meloni ha confermato la sua intenzione di partecipare ai referendum abrogativi in programma per l’8 e il 9 Giugno, affermando: “Vado a votare, non ritiro la scheda. È una delle opzioni.” Meloni ha rilasciato questa dichiarazione mentre si trovava ai Fori Imperiali per la tradizionale Rivista Militare, rispondendo alle domande dei giornalisti riguardo la sua posizione sui referendum.

Tuttavia, la dichiarazione di Meloni ha suscitato reazioni critiche, come quella di Riccardo Magi, segretario di Più Europa, che ha definito l’affermazione della Premier “furba ma falsa”. Secondo Magi, non è possibile andare a votare senza ritirare le schede, e ha interpretato le parole di Meloni come un invito all’astensione, un messaggio inappropriato dato il contesto della celebrazione della Repubblica, che è stata fondata su un referendum. Ha esortato i cittadini a recarsi alle urne e votare “Sì” al referendum sulla cittadinanza.

I referendum abrogativi, che si terranno l’8 e il 9 Giugno, includeranno cinque quesiti, quattro dei quali riguardano il lavoro e uno la cittadinanza. Gli elettori potranno esprimere la loro preferenza barrando “Sì” o “No”. Per la prima volta, gli elettori fuori sede, che sono domiciliati da almeno tre mesi in un Comune diverso da quello di residenza, potranno partecipare, con circa 67.305 elettori ammessi, inclusi quelli che votano per motivi di lavoro, studio o cure mediche.

Perché il risultato sia valido, è necessario raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Tuttavia, i partiti di maggioranza, contrari ai quesiti, hanno invitato gli elettori a non recarsi alle urne, mentre le opposizioni hanno sostenuto la campagna referendaria, soprattutto sui temi legati al lavoro e ai diritti di cittadinanza.