Legge contro la violenza sugli animali: pene più severe e diritti garantiti

Il Senato ha finalmente approvato la riforma dei reati contro gli animali, un cambiamento atteso da anni che segna una svolta significativa nella protezione degli animali in Italia. La nuova legge, fortemente voluta dalla deputata Michela Vittoria Brambilla, stabilisce pene severissime per chi maltratta, abbandona o uccide animali, con possibilità di reclusione fino a 4 anni e multe che possono raggiungere i 60.000 euro.
Tra le novità più rilevanti, è previsto il divieto di tenere i cani legati con catene, una pratica che verrà punita con sanzioni fino a 5.000 euro. Inoltre, la legge vieta l’uso commerciale di pellicce di gatto domestico e stabilisce che gli animali coinvolti in reati non possono essere abbattuti, ma devono essere custoditi fino alla conclusione del processo.
La riforma introduce anche pene più severe per chi organizza o partecipa a combattimenti tra animali, con sanzioni che possono arrivare fino a 4 anni di carcere e multe fino a 160.000 euro. Le misure di prevenzione per i trasgressori saranno equiparate a quelle per i reati di stampo mafioso, evidenziando la gravità del fenomeno.
Inoltre, le associazioni per la protezione animale otterranno più strumenti per garantire il benessere degli animali, compresa la possibilità di richiedere il riesame del sequestro e di ottenere l’affido definitivo degli animali sequestrati.
La legge, che modifica il titolo IX-bis del codice penale da “reati” a “delitti contro gli animali”, sottolinea la serietà delle condotte previste e conferisce una dignità penale più forte a queste violazioni. L’introduzione di aggravanti specifiche, ad esempio se il reato è commesso alla presenza di minori o se viene diffuso online, aumenterà ulteriormente la responsabilità penale per i maltrattatori.
In conclusione, questa riforma rappresenta un importante passo avanti per la tutela degli animali in Italia, affermando il principio che gli animali sono soggetti di diritto e meritevoli di rispetto e protezione.
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