Jodie Foster a Cannes 78: “Invecchiando, cerco leggerezza” nel ruolo di psichiatra in “Vue Privée”

Jodie Foster, icona del cinema, torna a Cannes 78 per presentare il suo nuovo film “Vue Privée” di Rebecca Zlotowski, fuori concorso.

La star americana, che già a 13 anni ha fatto il suo debutto al festival con “Taxi Driver”, ha ricevuto una calorosa ovazione al suo arrivo, segno del suo legame speciale con la Francia. In “Vue Privée”, Jodie interpreta Lilian Steiner, una psichiatra sicura di sé e separata, la cui vita viene sconvolta dalla morte di una paziente, portandola a un’indagine che si trasforma in un viaggio di auto-riflessione.

Parlando del suo personaggio, Foster ha rivelato: “Mi piace cercare leggerezza. In questo punto della sua vita, Lilian è bloccata nella sua carriera. L’indagine diventa un percorso personale, e mentre perde le sue certezze, scopre una nuova ironia e confusione.” Questo approccio alla recitazione è una novità per l’attrice, che ha dichiarato di aver cercato di abbracciare la leggerezza e di essere una “nuova me stessa”.

Dopo una pausa dalla recitazione per dedicarsi alla famiglia, Jodie è tornata alla ribalta, ricevendo nomination agli Oscar e agli Emmy. Con 62 anni di esperienza, ora guarda il cinema con una nuova prospettiva, sentendosi libera di scegliere progetti che la ispirano. Ha anche parlato della necessità di una maggiore rappresentanza femminile nel settore, sottolineando che le donne rappresentano metà della popolazione e meritano pari opportunità.

Foster ha concluso il suo intervento esprimendo preoccupazione per le future direzioni dell’industria cinematografica: “Spero che non venga meno l’impegno verso la diversità, perché abbiamo bisogno di raccontare tutte le storie. È fondamentale per il nostro progresso.”