Trump pronto a volare in Turchia per colloqui di pace, mentre l’UE approva nuove sanzioni contro la Russia

A sole 24 ore dall’inizio dei colloqui di pace con l’Ucraina proposti dalla Russia a Istanbul, il Cremlino continua a non confermare la partecipazione del presidente Vladimir Putin all’evento. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha già dichiarato di essere pronto a incontrare Putin a Istanbul, lasciando la decisione finale nelle mani di Mosca. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che “la delegazione russa attenderà quella ucraina a Istanbul il 15 maggio”, ma ha aggiunto che non ci sono novità riguardo ai rappresentanti di Mosca, in attesa di “istruzioni dal presidente”.
Nel contesto di queste tensioni, Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha espresso la sua disponibilità a recarsi in Turchia per i colloqui, ma solo se Putin accetterà di partecipare. “Non so se andrebbe lì se non ci fossi io. So che gli piacerebbe che fossi presente e questa è una possibilità. Se potessimo porre fine alla guerra, ci penserei”, ha dichiarato Trump mentre si trovava a bordo dell’Air Force One.
Intanto, la situazione geopolitica si complica ulteriormente con l’approvazione da parte dell’Unione Europea di un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta alla guerra in Ucraina. Questo diciassettesimo pacchetto, approvato dai rappresentanti permanenti degli Stati membri, include misure contro la cosiddetta “flotta ombra” russa, composta da quasi 200 navi, comprese petroliere, utilizzate per aggirare il tetto al prezzo del petrolio imposto dall’Occidente.
Le nuove sanzioni colpiranno anche circa 30 aziende coinvolte nell’evasione delle restrizioni, in particolare nel settore dei beni a duplice uso, e includeranno 75 sanzioni individuali contro persone e aziende legate all’industria militare russa. Inoltre, verranno sanzionati individui e entità che diffondono disinformazione attraverso canali russi di propaganda e saranno previste misure per coloro che facilitano finanziariamente lo sforzo bellico.
Il pacchetto di sanzioni include anche misure contro giudici e pubblici ministeri coinvolti nei casi Navalny e Kara Murza, e un divieto sull’esportazione di sostanze chimiche utilizzate nella produzione di armi. La formalizzazione di queste sanzioni è prevista per il prossimo Consiglio Affari Esteri, lunedì 20 maggio.
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