“Katabasis”: proiezione romana per il film di Samantha Casella

“Katabasis”, il lungometraggio diretto e interpretato da Samantha Casella, continua a riscuotere un incredibile successo internazionale, con ben 450 premi ricevuti, tra cui 119 come miglior film, 109 come migliore attrice, 75 come miglior regia e 46 come miglior sceneggiatura.
Dopo l’anteprima assoluta all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film ha fatto il suo debutto italiano lo scorso 18 febbraio al Cinema Adriano di Roma. A grande richiesta, “Katabasis” torna nella capitale per una seconda proiezione, che si terrà venerdì 9 maggio alle ore 21 presso il Conservatorio Teatrale Diotaiuti (via Nomentana, n. 175). L’ingresso sarà libero fino a esaurimento posti, e parte del cast sarà presente all’evento.
Il titolo “Katabasis” richiama il concetto di discesa nell’oltretomba, un tema che si intreccia con il delicato argomento dell’abuso, già affrontato in opere precedenti dalla regista. La protagonista, Nora (interpretata da Samantha Casella), è una donna segnata da un trauma infantile rimosso, che ha sviluppato una personalità complessa e indecifrabile, quasi come se cercasse di rivivere quell’antico dolore. Nora intrattiene una relazione segreta con Aron (Francesco Leone), un giovane orfano sotto la tutela di Jacob (Bruno Bilotta), un manager cinico che lo ha trasformato in una star, costruendogli una vita privata fittizia.
La loro vita si consuma in una villa maestosa, un luogo carico di segreti, bugie e presenze inquietanti, poiché Nora possiede il dono di comunicare con le anime dell’aldilà. Attorno a loro si muovono figure ambigue, ognuna con il proprio dolore, che minacciano l’equilibrio della coppia. Al centro di questa trama oscura si erge la figura della Strega, un’entità evocata da Nora in un incubo d’infanzia, legata alla carta dell’Imperatrice nei tarocchi, che la trascina in un regno privo di salvezza.
Prodotto da The Shadows Factory, “Katabasis” si distingue come un’opera di forte impatto visivo e concettuale, consolidando il percorso autoriale di Samantha Casella, una regista capace di esplorare il subconscio umano attraverso immagini e simbolismi di rara potenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA