Sostenibilità e digitale: generazioni a confronto. Una rivoluzione che non c’è?

Il Digital Sustainability Day 2025, organizzato presso l’Università Sapienza di Roma dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, ha messo in luce le differenze generazionali nella percezione della sostenibilità digitale in Italia. L’indagine condotta dall’Osservatorio per la Sostenibilità Digitale ha analizzato e confrontato le opinioni di quattro diverse generazioni: Generazione Z, Millennial, Generazione X e Baby Boomer.
I risultati evidenziano una netta differenza tra le generazioni: i giovani sono più impegnati per la sostenibilità, mentre le generazioni più mature mostrano un maggiore scetticismo nei confronti della tecnologia digitale e della sostenibilità. Nonostante l’aspettativa di una maggiore sensibilizzazione tra i giovani, la ricerca ha rivelato che anche tra loro c’è chi ritiene che ci sia ancora tempo per agire sul cambiamento climatico. Al contrario, le generazioni più anziane considerano il cambiamento climatico una priorità assoluta.
L’indagine ha anche evidenziato che nonostante l’interesse per la sostenibilità, molti italiani ritengono che la tecnologia digitale non sia uno strumento efficace per promuovere la sostenibilità. Le differenze di percezione e comportamento tra le generazioni si accentuano ulteriormente quando si tratta di conoscenza e utilizzo della tecnologia digitale, oltre a mostrare variazioni nella consapevolezza dei temi ambientali ed economici legati alla sostenibilità.
L’analisi ha rilevato che l’utilizzo delle tecnologie sostenibili è più diffuso tra i giovani, mentre le generazioni più mature mostrano un atteggiamento di diffidenza verso il mondo digitale. Inoltre, la ricerca ha sottolineato l’importanza delle competenze digitali per promuovere comportamenti sostenibili, evidenziando la necessità di interventi mirati per colmare le lacune generazionali.
In conclusione, i dati raccolti hanno messo in luce la complessità delle relazioni tra le diverse generazioni e l’importanza di un approccio integrato che coniughi digitale e sostenibilità per garantire un reale allineamento con gli obiettivi strategici nel contesto europeo e nazionale.
In un mondo in costante evoluzione, le diverse generazioni affrontano in modi unici le sfide legate alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia sempre più pressante, e le scelte individuali possono fare la differenza.
Generazione Z (22 anni, Uomo, Sostenibile Digitale)
Andrea, 22 anni, rappresenta la Generazione Z, caratterizzata da un forte impegno verso la sostenibilità e la digitalizzazione. Con un reddito annuale tra i 10.000 e i 25.000 euro, Andrea utilizza la tecnologia per informarsi e connettersi con chi condivide la sua visione di un mondo più sostenibile.
Millennial (38 anni, Uomo, Sostenibile Digitale)
Luca, 38 anni, fa parte della generazione Millennial e vede nella tecnologia un’opportunità per migliorare la qualità della vita. Nonostante un reddito annuale tra i 30.000 e i 40.000 euro, Luca ammette di poter fare di più in termini di sostenibilità, ma gli impegni quotidiani spesso complicano il cambiamento delle abitudini.
Generazione X (55 anni, Donna, Insostenibile Analogica)
Maria, 55 anni, rappresenta la Generazione X e ha un reddito annuale tra i 10.000 e i 25.000 euro. Anche se riconosce l’importanza del cambiamento climatico, Maria non ha ancora integrato pienamente la digitalizzazione nelle sue abitudini quotidiane, preferendo ciò che conosce.
Baby Boomer (71 anni, Donna, Insostenibile Analogica)
Anna, 71 anni, rappresentante dei Baby Boomer, vede il cambiamento climatico come una sfida reale, ma la digitalizzazione le suscita timore. Con un reddito relativamente basso, Anna utilizza lo smartphone solo per necessità e non si sente a suo agio con la tecnologia moderna.
In un mondo in cui la sostenibilità e la digitalizzazione giocano un ruolo sempre più centrale, è fondamentale che tutte le generazioni si uniscano per affrontare le sfide del futuro.
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