Ucraina: USA reintroducono sanzioni su gas, petrolio e banche russe in risposta al ‘sì con riserva’ di Putin alla tregua

Dopo il riluttante accordo di Vladimir Putin alla proposta di tregua in Ucraina, gli Stati Uniti hanno reimposto sanzioni sul settore petrolifero, bancario e del gas russo. Secondo quanto riportato da fonti informate, il Dipartimento del Tesoro americano ha revocato le esenzioni che erano in vigore da 60 giorni e che erano state introdotte a gennaio dall’amministrazione Biden. Queste restrizioni potrebbero impedire alle banche russe l’accesso ai sistemi di pagamento americani per transazioni energetiche.

Tra le istituzioni finanziarie russe coinvolte figurano Vnesheconombank, Bank Financial Corporation Otkritie, Sovcombank, Sberbank, VTB Bank, Alfa-Bank, Rosbank, Bank Zenit, Bank Saint-Petersburg e la Banca Centrale della Russia. Le sanzioni rendono più difficile l’acquisto di petrolio russo da parte di altri Paesi, con il potenziale aumento del prezzo del petrolio fino a cinque dollari al barile.

Nel frattempo, Putin ha avuto una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, ringraziandolo per la mediazione dopo il suo approvazione condizionata alla proposta di tregua con Kiev. L’Arabia Saudita si è dichiarata favorevole a tutte le iniziative per porre fine alla guerra in Ucraina e ha espresso disponibilità a contribuire alla normalizzazione dei rapporti russo-americani.

Gli Stati Uniti hanno espresso un “cauto ottimismo” riguardo alla possibilità di un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, con il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, sottolineando la necessità di compromessi da entrambe le parti e l’impegno degli Stati Uniti nella diplomazia in corso.