Delitto di Garlasco, Andrea Sempio nel vortice dell’inchiesta: accuse, macchinazioni e test del DNA”

Nel caso del delitto di Garlasco, Andrea Sempio è stato sottoposto coattivamente al test del DNA dai Carabinieri, affermando con fermezza la sua innocenza di fronte alle accuse. Il suo legale ha espresso preoccupazione riguardo a una possibile macchinazione nei confronti del suo assistito, suscitando reazioni contrastanti.

Sempio, che era amico del fratello della vittima, ha sempre mantenuto una distanza rispettosa da Chiara, la ragazza uccisa, sottolineando la differenza d’età e le compagnie diverse. Nonostante testimonianze a suo favore e elementi che dimostravano la sua estraneità all’omicidio, la Procura di Pavia ha deciso di avviare una nuova indagine su di lui.

Il suo avvocato, Massimo Lovati, ha espresso la speranza che la Procura stia agendo per motivi di giustizia, ma ha manifestato il timore di una possibile macchinazione, simile a quella del passato. Dall’altra parte, Antonio De Rensis, difensore di Sempio, ha reagito duramente alle dichiarazioni del legale, definendole “parole gravissime” e auspicando che siano comunicate alla Procura.

La situazione si complica ulteriormente con il prelievo del tampone salivare, sottoposto a accertamento ripetibile da un pool di esperti nominati dalla Procura. La comparazione del DNA con quello trovato sotto le unghie della vittima potrebbe portare a nuove sviluppi nell’indagine, anche se alcune ipotesi sono state già scartate in passato.

L’inchiesta è stata riaperta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo milanese, che intendono esplorare nuove piste e approfondire elementi ritenuti significativi. Mentre l’attesa per i risultati dell’analisi del DNA e per ulteriori sviluppi nell’indagine continua, la vicenda resta avvolta in un clima di tensione e incertezza.