Dear Santa, is it too late to be good? Un’opera che invita alla riflessione sulle contraddizioni del mondo contemporaneo

L’opera “Dear Santa, is it too late to be good?” nasce da una profonda riflessione e invita gli spettatori a interrogarsi sulla complessa situazione politica e sociale del Medio Oriente. Con un titolo che mescola leggerezza e provocazione, l’opera pone una domanda universale: è mai troppo tardi per cambiare le proprie azioni e abbracciare il bene?
L’inaugurazione dell’installazione durante il periodo natalizio, in coincidenza con l’Anno Santo, non è casuale. Questo momento dell’anno, legato alla pace, alla speranza e alla rinascita spirituale, diventa parte integrante del messaggio dell’opera. La festività del Natale, simbolo di amore e redenzione, diventa un’occasione per riflettere sul proprio ruolo in un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze.
L’installazione si ispira all’iconica immagine del Presepe, con la tradizionale capanna trasformata in una tenda per rifugiati. Questo rifugio precario rappresenta una condizione di estrema fragilità, sovrapponendo il passato e il presente in un legame indissolubile, evidenziando la situazione attuale della terra di Palestina.
“Dear Santa, is it too late to be good?” invita a riflettere sul valore universale della vita, sull’importanza delle scelte umane e sulla necessità di costruire un futuro di pace e giustizia. L’opera, che solleva domande urgenti senza offrire risposte, spinge gli spettatori a interrogarsi sui propri valori e sull’impegno necessario per un mondo migliore.
20 DIC 2024 – 6 GEN 2025
KOU GALLERY – VIA DELLA BARCHETTA, 13 – 00186 ROMA
© RIPRODUZIONE RISERVATA