Un viaggio alla scoperta dell’industria e dell’artigianato d’eccellenza in Italia

Migliaia di turisti hanno affollato le oltre 30 realtà italiane, tra Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia e, per la prima volta, Abruzzo, in occasione della decima edizione di Open Factory. L’evento, promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della Sera, il Gruppo NEM e le sue testate, ha registrato il tutto esaurito in molte aziende, dai grandi gruppi industriali alle boutique artigianali, fino agli aeroporti veneti di Save. In evidenza anche 17 realtà dell’artigianato e design tra Vicenza, Treviso, Verona e Milano.
Il viaggio di Open Factory 2024 ha permesso di toccare numerose eccellenze manifatturiere del territorio italiano. A Venezia, Treviso e Verona, i tre aeroporti del Gruppo Save hanno aperto le porte al pubblico per far scoprire il loro funzionamento interno. Altri luoghi di interesse sono stati Lago di Villa del Conte (PD), Gruppo Carraro a Chieti, Barausse e Armes a Monticello Conte Otto e Montecchio Maggiore, Gruber Logistics a Verona e Irsap ad Arquà Polesine. In Friuli-Venezia Giulia, l’azienda Ros di Azzano Decimo ha fatto il suo debutto ad Open Factory con un tour alla scoperta dell’intero processo produttivo.
In Emilia-Romagna, i partecipanti hanno potuto visitare il Davines Group Village di Parma e scoprire i segreti di Negroni a Zibello, Modula a Casalgrande e Immergas per festeggiare il 60° anniversario. In Lombardia, Piusi a Suzzara ha svelato i segreti produttivi nel suo stabilimento.
Open Factory ha dedicato anche ampio spazio all’artigianato in collaborazione con il Progetto Artigianato & Design di CNA Veneto Ovest, permettendo ai visitatori di scoprire 17 realtà d’eccellenza tra le province di Vicenza, Verona, Treviso e Milano.
Il Progetto Academy ha coinvolto numerosi studenti provenienti da corsi di laurea triennale, specialistica, master, dottorato e ITS di tutte le università italiane, offrendo loro un’occasione unica di formazione e networking.
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