Parigi2024
8:27 pm, 10 Agosto 24 calendario
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Valentina Petrillo difende Imane Khelif

Di: Alessandra Puzzo
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Una controversia si è scatenata nell’ambito della boxe olimpica femminile a causa del caso dell’atleta algerina Imane Khelif, una persona intersex che alcuni ritengono non dovrebbe competere contro Angela Carini, per via di un presunto vantaggio biologico derivante dalla produzione di testosterone maschile, pur rientrando nei limiti stabiliti dal regolamento. Inizialmente si era parlato di Khelif come di un atleta transgender.

Valentina Petrillo, atleta transgender che si prepara per le Paralimpiadi di Parigi, entra a pieno titolo nel dibattito, sottolineando che “nascere maschio non implica automaticamente essere più forti”, citando il fatto che nessun atleta transgender ha fatto la storia negli anni in cui hanno avuto la possibilità di competere. Petrillo ha espresso il suo punto di vista in un’intervista a “Che rimanga tra noi”, programma radiotelevisivo trasmesso su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV, condotto da Francesca Pierri e Alessio Moriggi.

“Gli atleti transgender sono svantaggiati rispetto alle donne e agli uomini cisgender. Personalmente posso dire di aver ottenuto successi nella passata stagione sportiva a livello paralimpico. Chi parla di vantaggio biologico spesso dimentica che tutti gli atleti olimpici hanno un vantaggio biologico naturale, non sempre traducibile in prestazioni migliori”, ha dichiarato Petrillo.

Petrillo ha concluso le sue riflessioni su Imane Khelif, descritta dalla stampa come atleta transgender ma che in realtà vive una condizione di intersessualità non binaria, affermando che “l’algerina è una donna, con documenti femminili e parametri ormonali conformi alle norme stabilite dal CIO. Possiamo affermare che la polemica non ha fondamento”.

10 Agosto 2024
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