Ultimo saluto a Gigi Riva

La Sardegna si appresta a tributare l’ultima ovazione a Gigi Riva, il suo eroe calcistico, venuto a mancare ieri all’età di 79 anni.
Oggi, dalla tarda mattinata, la camera ardente verrà allestita presso lo stadio Unipol Domus, mentre i riti funebri si svolgeranno domani pomeriggio, alle 15, nella venerata basilica di Bonaria a Cagliari. La Sardegna si accinge a salutare per l’ultima volta Gigi Riva, un campione profondamente amato, scomparso ieri a 79 anni in seguito a un malore cardiaco. Attualmente, il corpo si trova ancora presso l’ospedale Brotzu, dove ieri ha esalato l’ultimo respiro, in attesa del decreto del sindaco Paolo Truzzu per l’apertura della camera ardente.
Secondo le dichiarazioni del personale medico, Riva, giunto in ospedale alle prime luci dell’alba di lunedì, ha declinato la proposta di sottoporsi a un’angioplastica, ritenuta necessaria dopo una coronarografia che aveva rivelato una condizione critica. Ha espresso il desiderio di rifletterci e di consultarsi con i suoi cari. Alle 17:50, un improvviso aggravamento, la corsa in sala operatoria, purtroppo vana, e il trapasso alle 19:10.
Arcivescovo Baturi: “La sua dipartita commuove l’animo di tutta la Sardegna”
“La dipartita di Gigi Riva scuote profondamente l’anima di Cagliari e dell’intera Sardegna. Nella sua traiettoria di calciatore e dirigente, intravediamo i tratti dell’etica sportiva che, più volte, Papa Francesco ha evocato, specialmente nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il valore, la disciplina fisica e mentale, l’inventiva e il sacrificio, l’amicizia, la coesione di squadra, la competizione non come sopraffazione ma come elevazione spirituale, il riscatto sociale”, così l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, ricorda Gigi Riva. “Sardo per adozione, si è sempre sentito parte di una comunità che lo ha stimato non solo per le sue qualità atletiche ma anche per la sua semplicità e autenticità. La sua esistenza ci insegna che il vero campione non si lascia inebriare dallo star system e che il contatto genuino e spontaneo con la gente, non solo con i sostenitori, è un’opportunità preziosa per diffondere i valori genuini dello sport. Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva al caldo abbraccio eterno del Creatore che celebra la vita”, conclude monsignor Baturi.
Tomasini: “Venerdì ci siamo incontrati, abbiamo evocato le imprese del nostro Cagliari”
“È un momento di profonda malinconia, Gigi era veramente un gigante, ma non ha mai brandito la sua grandezza per imporsi su di noi. Venerdì sera sono stato da lui, era sereno e contento”, così Beppe Tomasini, compagno di squadra di Gigi Riva nel Cagliari campione d’Italia, ha evocato Rombo di Tuono ai microfoni di ‘L’Attimo fuggente’ a Radio Giornale Radio: “Abbiamo discusso del passato, delle nostre avventure, delle imprese del nostro Cagliari. Lui sorrideva, cosa non molto frequente. Gigi era un amico, è stato testimone al mio matrimonio: abbiamo condiviso insieme i momenti più esaltanti della nostra esistenza”, aggiunge Tomasini.
Fonte e foto LaPresse
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