Aumento delle infezioni respiratorie: i bambini colpiti dal virus sinciziale, gli anziani dal COVID

Il Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive IRCCS “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dr. Enrico Girardi, ha dichiarato che la stagione influenzale sembra ripetere quella dell’anno scorso, con un picco precoce nella prima metà di dicembre. Quest’anno si prevede un picco relativamente precoce, nelle prossime settimane, con livelli forse più alti dell’anno scorso. Girardi ha sottolineato che oltre il 20% delle infezioni respiratorie sono influenzali, mentre circa il 12% sono infezioni da COVID. I bambini sono principalmente colpiti da rinoviurs e virus sinciziale, mentre gli anziani contraggono principalmente infezioni da COVID. È importante sottolineare che, nonostante la situazione sia completamente diversa rispetto agli anni passati, la vaccinazione rimane estremamente importante per alcune fasce d’età, in particolare per gli anziani e per i pazienti con comorbidità.
Nella settimana dall’11 al 17 dicembre, l’8,5% dei campioni analizzati è risultato positivo al virus sinciziale respiratorio, secondo il monitoraggio settimanale dei laboratori della rete RespiVirNet. Il 12,5% dei campioni è risultato positivo per il virus SarsCoV2. L’incidenza delle sindromi simil-influenzali è attesa a 15 casi ogni mille abitanti, rispetto all’11,94 della settimana precedente. I bambini sono i più colpiti da queste infezioni, soprattutto per quanto riguarda il virus sinciziale. Nella fascia di età 0-4 anni, l’incidenza è pari a 38,04 casi per mille assistiti, mentre nella fascia di età 5-14 anni è di 15,97. Nella fascia di età 15-64 anni è di 14,92 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni è di 8,74 casi per mille assistiti.
fonti e foto La Presse
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