Dominio dei 49ers su i Giants: prestazione solida e prossimi impegni in vista
Non c’è partita nell’anticipo della terza giornata che vedeva contrapposti 49ers e Giants: straripante l’attacco, inscalfibile la difesa che non concede chance a Daniel Jones. Finale 30-12 e San Francisco è ancora imbattuta.
I New York Giants, usciti miracolosamente vittoriosi da Scottsdale dopo una rimonta da -21 contro gli Arizona Cardinals, devono ora riporre le loro ambizioni in cerca di tempi migliori, dopo la sconfitta subita a Santa Clara contro i San Francisco 49ers. Il Thursday Night di questa notte, anticipo della terza giornata della NFL, ha messo in evidenza che, attualmente, poche squadre possono giocare alla pari con i ragazzi di Kyle Shanahan. È ancora presto nel campionato, che rimane lungo e pieno di incognite, ma la realtà al momento è questa e va certificata.
Con l’unica assenza di Aiyuk, i 49ers hanno gestito il match con una sicurezza disarmante, mostrando solidità sia in attacco (zero turnover e un solo sack per Purdy) che in difesa (intercetto di Hufanga e solo 20 minuti concessi a Daniel Jones e ai suoi). La linea offensiva ha brillato, non solo nella protezione del gioco aereo (300 yard lanciate contro una difesa che ha adottato una strategia di blitz continuativi), ma anche nell’esecuzione perfetta dei bloccaggi per il gioco di corsa, accumulando 141 yard con McCaffrey a 4.72 yard per portata e Mitchell a 3.82.
Le stelle offensive hanno impressionato per la loro capacità di guadagnare yard con la palla in mano, le cosiddette “yards after catch”: in tre partite giocate finora, Deebo Samuel ha accumulato 141 yard in 17 ricezioni (8.29 di media, quasi un primo down aggiuntivo), Christian McCaffrey 71 yard in 11 ricezioni (6.45), e George Kittle 76 yard in 13 ricezioni (5.84). È interessante notare come questi tre giocatori ricoprano ruoli diversi.
La storia della partita inizia con un primo drive ben orchestrato dai 49ers, che però si bloccano nella red zone, capitalizzando solo un field goal. La difesa di San Francisco non lascia tregua all’attacco dei Giants, privo di Saquon Barkley, che pareggia subito con un field goal, ma nei drive successivi non riesce a pungere, consegnando l’ovale a Purdy. Nel secondo periodo, McCaffrey guida un drive sontuoso, con una corsa da 30 yard e una flag per faccia di maschera che si rivela cruciale, fino al touchdown del rookie Bell, trovato in end zone da Purdy per il 10-3, cui seguirà il 17-3 firmato da McCaffrey.
La risposta dei Giants è un field goal a 18 secondi dall’intervallo e un rushing touchdown di Breida a metà del terzo quarto, l’unico momento in cui New York sembra in grado di riaprire il match (17-12). Tuttavia, il rischio riaccende i motori dell’attacco di San Francisco, con Samuel e Kittle che portano prima al field goal della tranquillità (23-12) e poi, con Deebo Samuel, al touchdown della sicurezza: ricezione da 47 yard e meta del 30-12 con meno di 6 minuti da giocare. A quel punto, Daniel Jones è costretto a mettere la palla in aria, finendo per incappare nell’inevitabile intercetto, recuperato da Hufanga dopo una serie di rimbalzi.
Shanahan decide quindi di dare spazio alle seconde linee, facendo debuttare Darnold e Mason per preservare Purdy e McCaffrey fino allo scadere. Missione compiuta per i 49ers, che ora avranno dieci giorni per prepararsi al secondo di tre match consecutivi in casa, contro i modesti Arizona Cardinals. I Giants, invece, torneranno a New York per prepararsi al prossimo Monday Night, dove affronteranno i Seattle Seahawks.
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