4:36 pm, 25 Novembre 25 calendario

🌐 Manovra 2026: la Commissione UE promuove l’Italia e sospende la procedura per deficit eccessivo

Di: Redazione Metrotoday
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Roma / Bruxelles — In un momento cruciale per i conti pubblici italiani, la Commissione europea ha dato un segnale forte di fiducia nei confronti della manovra di bilancio presentata da Roma. Bruxelles giudica il progetto di legge di Bilancio per il 2026 «conforme» alle raccomandazioni europee, sospendendo la procedura per deficit eccessivo che gravava sul Paese.

Il giudizio dell’Unione: una “promozione con riserva”

La Commissione europea ha analizzato il Documento programmatico di bilancio (DPB) italiano nell’ambito del semestre europeo autunnale, e ne è scaturito un bilancio positivo. Secondo le autorità comunitarie, l’Italia rispetta sia il limite annuale sia quello cumulato di crescita della spesa netta, come stabilito nelle raccomandazioni del Consiglio Ue.

Il risultato più rilevante: la procedura per deficit eccessivo resta “sospesa”, ma non è ancora archiviata. Come spiegato anche da Corriere.it, «non vengono avviati nuovi passi correttivi», ma l’Italia dovrà comunque dimostrare un rientro stabile del deficit sotto la soglia del 3%.

La Commissione verificherà i dati consuntivi del 2025 in primavera, quando saranno disponibili i numeri definitivi, per decidere se chiudere definitivamente la procedura.

Al centro del giudizio favorevole della Commissione ci sono le previsioni d’autunno 2025, che includono il DPB italiano. Secondo queste stime, la crescita della spesa netta è contenuta entro i limiti raccomandati: +1,2% nel 2025 e +1,5% nel 2026, rispettivamente sotto i tetti di +1,3% e +1,6% fissati dalle raccomandazioni del Consiglio Ue.

Questa prudenza nella spesa, unita a un trend di andamento del deficit più favorevole del previsto, ha convinto Bruxelles che il percorso italiano è coerente con l’impegno preso di ridurre il disavanzo entro limiti sostenibili.

Il dossier del deficit

L’Italia era sotto procedura per deficit eccessivo dal 2024, a causa di un disavanzo elevato rispetto alle regole di bilancio dell’Unione europea. Secondo le regole del Patto di stabilità, gli Stati membri con deficit oltre una soglia (tipicamente il 3% del PIL) devono adottare misure correttive per rientrare nell’alveo dei parametri di sostenibilità.

L’Italia, da parte sua, aveva pianificato un percorso di rientro entro il 2026, obiettivo condiviso con la Commissione.

Tra i banchi dell’esecutivo italiano, la notizia ha suscitato reazioni miste. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato come il mantenimento dei saldi di bilancio «non si toccano», sottolineando che la conferma da parte di Bruxelles rappresenta un riconoscimento della strategia di rigore seguita dal governo.

Al tempo stesso, la sospensione della procedura Ue (anziché la sua chiusura definitiva) impone a Roma di restare vigilante: il percorso di correzione non è finito e il rispetto degli impegni è vincolato alle stime future.

Un elemento che alimenta l’ottimismo in Italia è il cosiddetto “tesoretto”: secondo alcune ricostruzioni, la Commissione ha segnalato un margine teorico di circa 4 miliardi dovuto a un ritmo di crescita della spesa inferiore rispetto al limite massimo ammesso.

Tale margine, dicono fonti comunitarie, potrebbe rappresentare un “cuscinetto” utile nei prossimi anni, dando all’Italia una maggiore flessibilità di manovra, pur nel quadro del rispetto delle regole del Patto.

Secondo quanto indicato dalla Commissione e ripreso da media italiani, il dossier non è chiuso ma rimandato a primavera 2026, quando verranno analizzati i dati consuntivi relativi al 2025. In quell’appuntamento Bruxelles valuterà se il deficit italiano si stabilizza al di sotto del 3% del PIL, condizione necessaria per chiudere definitivamente la procedura per deficit eccessivo.

Se confermato il trend, l’Italia potrebbe ottenere un importante risultato di credibilità finanziaria nell’Unione europea: una via d’uscita anticipata dal regime più restrittivo che limita le sue politiche di spesa.

Un segnale geopolitico

L’approvazione parziale della manovra da parte di Bruxelles non è solo una questione tecnica: è anche un segnale geopolitico. Per una nazione come l’Italia, che ha un debito pubblico tra i più alti dell’Unione, la credibilità sui mercati internazionali passa necessariamente anche dal rispetto delle regole europee.

Inoltre, con l’uscita (o sospensione) della procedura per deficit eccessivo, il governo potrebbe guadagnare margini per rilanciare investimenti strategici, anche in settori sensibili come la difesa, senza dover sempre rincorrere tagli obbligati.

La promozione della manovra italiana da parte della Commissione UE è una notizia di grande peso politico ed economico. Pur con riserva (la procedura per deficit eccessivo non è chiusa, ma sospesa), l’Italia ottiene un riconoscimento importante per la sua strategia di bilancio, che sembra essere agli occhi di Bruxelles in linea con i parametri europei.

Il traguardo, tuttavia, non è automatico. La conferma finale dipenderà dai dati effettivi sul deficit 2025, che saranno pubblicati in primavera 2026. In quel momento, si deciderà se il passo compiuto dall’Italia è davvero sostenibile e se il Paese potrà guadagnarsi una maggiore libertà di spesa e di investimento.

25 Novembre 2025 ( modificato il 28 Novembre 2025 | 9:09 )
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