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5:34 pm, 11 Aprile 24 calendario
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Il percorso artistico di Betsabeé Romero tra gli eventi collaterali ufficiali della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Di: Maria Vittoria Puzzo
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Uno degli eventi collaterali ufficiali della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia è la mostra personale e il progetto di ricerca dell’artista messicana Betsabeé Romero, intitolato The Endless Spiral, organizzato dal Museum of Latin American Art (MOLAA) di Long Beach, CA e curato da Gabriela Urtiaga, storica dell’arte e ricercatrice argentina, Chief curator del museo stesso.

L’esposizione mira a esplorare il percorso artistico di Betsabeé Romero attraverso opere commissionate e nuove installazioni, frutto della lunga relazione tra l’artista e il Museo Molaa. Il lavoro di Romero fa parte della collezione permanente del museo e, al termine della mostra come Evento Collaterale della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, sarà allestito nel 2025 al MOLAA a Long Beach, California, USA.

Le linee e i concetti curatoriali si dipanano lungo gli spazi espositivi della Fondazione Bevilacqua La Masa, con l’implicito obiettivo di esplorare il tema “Stranieri ovunque”, titolo di questa 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

La mostra presenta diverse sezioni che creano un approccio differente a questo cruciale argomento, facendo emergere idee e concetti dal corpus delle opere evidenziando dualità, tensioni, conflitti e fratture nella nostra cultura e storia.

L’artista ha sviluppato inizialmente una forte narrativa ponendo l’accento sull’esperienza di essere straniero nel mondo. Dal punto di vista dei molti a cui manca un territorio dove trovare rifugio e sopravvivere. Parla di chi nella fuga si scontra con confini politici ed economici, sempre estranei ed escludenti; dallo specchio che non ci riconosce, che dubita, osserva, ignora edistorce. Da specchi che non includono identità e generi, al di là delle classificazioni e discriminazioni obsolete. Dalle case in cuiprevale la violenza, esercitata da coloro che ne hanno raccolto il testimone, come un pugnale che segna arbitrariamente confini che definiscono il loro potere di piccoli patriarchi, a scapito della vita delle donne e dei bambini, vulnerabili e indifesi. Dalle comunità più sagge e coerenti che hanno dovuto nascondersi per difendere i propri luoghi sacri e salvare il mondo dalla barbarie, a cui ha condotto la logica dell’avidità e del consumo eccessivo.

11 Aprile 2024
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